venerdì 11 aprile 2014

Collasso.

Presente quando uno è intelligente, furbo e funzionale, e si sente proprio conscio di ciò? Bene: non è il mio caso. Mi sono comportata come un'idiota (attenzione: COME), anche se non l'ho fatto appositamente.
Stamattina mi son svegliata abbastanza bene, è arrivata la Vale-mia omonima-qui in clinica, lei è passata in day ieri, quindi la serata e la nottata dalle 20 alle 8 se la fa in appartamento della clinica. Le ho fatto, come ogni mattina, il caffè caldo, ho comprato il caffè solubile sia normale che deca, e quando stava qui solitamente glielo portavo in camera alle 7.30, per svegliarla a causa degli impegni clinici, e darle il buon giorno, questa volta appena è arrivata era lì, sempre caldo. Ho fatto la mia serie di esercizi (ne dovevo fare moooolti di più ma per quel che vi sto per dire capirete il movente, ma da domani riprendo con costanza), caffè, terapia e colazione. Come ogni mattina viene Arnone, il direttore della clinica, a darci il buon giorno e a chiederci come stiamo.
"Insomma...", dico io, mischiando la brioches confezionata nel primo dei due yogurt che mi toccano a colazione, ci hanno pure pesato, è tanto che non abbia risposto "nammerda"!
Lui mi fa: "Certo certo, qui all'hotel Villa Maria Luigia non ti trovi bene? Perché tu l'hai presa come una vacanza e dovresti vergognarti". Tutto ciò davanti a tutte le ragazze...Mi ha messa parecchio in imbarazzo. Ho sempre fatto del mio meglio qui dentro e credo si noti, o almeno, tutti lo notano tranne i medici. Poi cribbio, me lo fai apposta durante colazione? Già è dura, così mi vien solo da lanciare nel muro-o nella tua faccia-la pappetta creatasi tra yogurt e quella sottospecie di cornetto morbido unto e confezionato. Prima di colazione mi avevano dato la mia terapia che contiene pure il lexotan, dopo colazione mi son fatta dare l' en al bisogno.
Stamane avevo anche una visita con lui, nella quale mi ha accusato di non fare niente lì dentro, di non partecipare ai gruppi (è successo una volta che piangevo e una che dormivo perché mi imbottiscono di lexotan, ma sono comunque stata dentro; solitamente-come oggi-parlo e partecipo attivamente, quindi è un cretino), di starmi facendo un mio percorso per conto mio, di essere una ignorante, di non fare nulla, e robacce simili. Al che, visto che già me ne dovevo andare da qui, mi son disperata "battendo i piedi" con i miei medici per farlo il prima possibile, e ho pianto per circa un'ora. Ieri la Vale ha avuto la brillante idea di comprare limoncello e vino, dicendo che avremo fatto aperitivo in day da lei. Ieri è andato tutto bene...Oggi no. Lei aveva la merenda fuori, quindi dopo il casino successo mentre alle altre han fatto l'alcool test lei ha avuto più tempo e merenda, quindi al suo ritorno il palloncino non segnava alcuna gradazione alcolica.
Arrivo, in ritardo, e corro a far merenda, una pizzetta, 15 minuti, driiiin, si può andare. "Posso andare a letto? Non mi sento bene"
"No stenditi sul divano, hai 20 minuti prima che inizi il gruppo della psichiatra", e mi stendo. Ho solo qualche flash: vomito, infermiera che mi chiama Tata, psichiatra che mi guarda. Mi buttano giù dal divano a a terra e continuo a vomitare. Sento la parola "lavanda gastrica". Mi risveglio in canottiera alle 18.40 nel letto con flebo...Benissimo insomma. Mi hanno anche svestita. La Vale ha detto che ero andata via da casa sua e non ne sapeva nulla: io, ancora per poco diciassettenne, le mie responsabilità me le son prese, lei no. Ed ho fatto la guerra con le infermiere dicendo che il segreto sarebbe rimasto tale.
Ho cenato ("se mi date il nutridrink vado a cena"), ho ri vomitato, ho fatto la doccia dati i miei splendidi capelli svomitazzati, e ho detto alle infermiere della Vale, perché mi pareva giusto così. Caffè solubile, sigaretta e letto, a scrivere qui...
Son quasi le 23, ho mal di testa e sonno. Ho deciso che forse rimango, tiro fuori le palle e dimostro a tutti che non hanno capito un cazzo di me. Solo altri trenta giorni, posso resistere. Credo.
Domani viene mia mamma che credo mi odi, e domenica il moroso. Mi hanno messo in time out e posso uscire solo con mia madre, per non so quante settimane, che due coglioni.
Domani parlo al medico e dico le mie serie intenzione, e chiedo se col moroso mi lascia uscire.
Notte buona, o almeno, ve lo auguro
V.

2 commenti:

  1. Sei una forza della natura. Spaccagli il culo <3

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  2. Se resti può solo farti bene, alla lunga... Perché tu oramai vuoi stare bene, vero? :-)

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